Maglia manica lunga real madrid
3-9-2005 Erevan Armenia 0 – 1 Paesi Bassi Qual. L’ascesa e l’affermazione di Icardi sono innegabili e sotto gli occhi di tutti già dalla sua prima stagione in maglia nerazzurra: arrivato e riscattato dalla Sampdoria, dove aveva fatto intravedere buone cose (11 reti in 33 apparizioni totali con la casacca della prima squadra blucerchiata), per 13 milioni, entra nel cuore del popolo interista non senza alti e bassi. ROMA – «Icardi è vicino al Real Madrid». Alla vigilia della finale di Champions League, nove undicesimi della Juventus che affronterà il Real Madrid sembrano già sicuri di una maglia da titolare: Buffon, Dani Alves, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro, Pjanic, Mandzukic, Dybala e Higuaín. Volendo potrebbero bastare queste poche righe a spiegare l’impatto che l’ex centravanti del Napoli ha avuto sulla Juventus. L’ex Fiorentina in questo senso, nonostante la flessione delle ultime uscite, rappresenterebbe la variabile impazzita in grado di far saltare il banco.
Con l’ex Barcellona a tutta fascia, la Juve ha potuto beneficiare della gestione dei tempi, la visione di gioco e la capacità di attaccare gli spazi del brasiliano, letteralmente in stato di grazia, garantendosi una risalita del pallone più efficiente rispetto a quella offerta dal colombiano, meno lucido nelle scelte negli ultimi 30 metri. Un altro piano di lettura riguarda la gestione dei cambi: se i campioni uscenti in panchina possono contare su un parco attaccanti chilometrico (basti pensare al fatto che uno tra Bale, James, Vazquez, Kovacic, Asensio e Morata potrebbe finire in tribuna), la Juve non ha alternative offensive da inserire a gara in corso. La doppia semifinale di Champions e la finale di Coppa Italia, in cui la Juve ha riportato in auge, almeno in fase offensiva, la difesa a 3, lasciano intendere la conferma di questo sistema; tuttavia non è da escludere un nuovo colpo di scena, ovvero la riproposizione di quel 4-2-3-1 grazie a cui ha svoltato la stagione.
Tuttavia con il 3-4-1-2 il rischio è quello di ricadere nelle problematiche del recente passato a livello di costruzione bassa: la difesa non autosufficiente nell’impostazione obbliga gli accentratori (Alves, Pjanic, Dybala e Higuaín) a schiacciarsi, impedendo alla squadra di distendersi. Complessivamente il club si è aggiudicato 74 trofei ufficiali, 52 nazionali e 22 internazionali, che la rendono la squadra più vincente in Argentina davanti a River Plate (71), Independiente (45), Racing Club (39) e San Lorenzo (21) e una delle più blasonate al mondo. Con un San Siro presente quasi solo per il gusto di fischiare dovremmo avere il buon senso di entrare in campo concentrati e poco coccolosi per sfruttare la tensione che aleggia nell’aere. Il 6 giugno il neo-allenatore del Villarreal, Manolo Preciado, per sei anni in panchina dello Sporting Gijón, muore a causa di un infarto. E così prima il Romano di merda, poi il nostro Capitano, vengono spesso e volentieri fatti accomodare in panchina.
Il 1º ottobre 2009 EA Sports ha pubblicato la prima patch per FIFA 10, nella quale sono presenti delle correzioni sui calci piazzati e sui tiri dalla distanza. I dettagli, come sulla prima maglia sono di un nobilissimo color oro, ma – questa volta – la base è blu scuro con un suggestivo motivo grafico a onde sul corpo e sulle maniche. Chi per i propri interessi (quasi tutti), chi per l’amore della maglia (quasi nessuno) deve concentrasi al massimo per raggiungere questo obiettivo di prestigio. In più, in una formazione che non ha nelle sue corde i tempi né le spaziature corrette nelle ripartenze, Cuadrado è l’unico che ha il passo (con e senza palla) per ribaltare il campo in contropiede. Una dote da tenere a mente in una partita che giocoforza si deciderà sugli episodi, dove la formazione di Allegri verosimilmente alternerà fasi di possesso ad altre di difesa posizionale. Corretto e generoso in campo, non è in possesso di una tecnica sopraffina, ma supplisce a ciò con la personalità e gettandosi su ogni pallone. Quello a cui abbiamo assistito pure contro la Lazio in Coppa Italia è uno schieramento di difficile catalogazione: in fase di possesso Dybala è una sorta di free role che si muove a tutto campo per legare e rifinire il gioco, Mandzukic ne prende il posto spartendosi l’area con Higuaín, mentre Alex Sandro e Dani Alves corrono lungo i binari esterni.